Nonostante siano riusciti nell’impresa di assicurarsi la firma di LeBron James, sbaragliando la concorrenza di Houston Rockets e Philadelphia Sixers e rendendosi protagonisti del miglior colpo della free agency attualmente in corso, i Los Angeles Lakers, a detta di molti, non sarebbero ancora pronti per competere per il titolo.

 

Il roster attorno all’ex leader e principale punto di riferimento dei Cleveland Cavaliers, infatti, è composto per lo più da giovani talenti in rampa di lancio (tra i tanti, Kyle Kuzma, Lonzo Ball e Brandon Ingram) e veterani e giocatori funzionali al progetto messi sotto contratto per un anno (Lance Stephenson, Kentavious Caldwell-Pope, JaVale McGee, Rajon Rondo e Michael Beasley). 

 

Sono anche tanti coloro che la pensano diversamente, anche perché, per quanto sia particolarmente complicato che i Lakers riescano, con un gruppo rinnovato e la cui efficienza è tutta da verificare sul parquet, ad interrompere l’egemonia dei Golden State Warriors ad Ovest, è pur vero che la presenza di LeBron James è una garanzia da non sottovalutare.

 

A condividere il fatto che l’arrivo del quattro volte MVP della regular season dia più di una chance ai gialloviola è Kyle Kuzma, messosi in mostra come uno dei migliori rookie nella passata stagione, tanto da competere per la vittoria del Rookie of the Year (poi vinto da Ben Simmons ai danni del secondo classificato Donovan Mitchell e di Jayson Tatum, terzo) e chiamato a compiere un ulteriore balzo in avanti nella prossima annata.

 

“Avere uno dei migliori giocatori di tutti i tempi ci porterà ad elevare il nostro modo di allenarci e il nostro livello di concentrazione e ci porterà senza dubbio ad un livello più alto. Non capisco perché dovremmo aspettare per competere in ottica titolo”, ha dichiarato il classe ‘95, selezionato con la ventisettesima scelta al primo giro del Draft 2017.

 

Kuzma ha poi elogiato il nuovo arrivato LeBron James, facendosi portavoce dell’euforia generale diffusasi ampiamente sulla sponda gialloviola di Los Angeles dopo la firma di The King: “LeBron è di una professionalità incredibile. È uno dei primi ad arrivare in palestra e uno degli ultimi ad andarsene. Di solito sono io il primo, ma mi ha già battuto un paio di volte in palestra.”