Coinvolto nella trade tra San Antonio Spurs e Toronto Raptors, che ha portato lui e Kawhi Leonard in Canada e DeMar DeRozan, Jakob Poeltl e una prima scelta del Draft 2019 in Texas, Danny Green ha salutato gli Speroni dopo aver trascorso la maggior parte della sua carriera alla corte di Gregg Popovich.

 

Arrivato nel 2010 in quel di San Antonio è rientrato stabilmente a far parte del roster degli Spurs un anno dopo, la guardia tiratrice classe ‘87 ha contribuito in maniera determinante alla vittoria dell’anello nel 2014 ai danni dei Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh, dopo aver già dato un contributo enormemente significativo nelle Finals dell’anno precedente.

 

31 anni compiuti lo scorso 22 giugno, Green si appresta ad iniziare una nuova avventura, la terza in NBA per lui, che ha già indossato le maglie dei Cleveland Cavaliers (i Cavs lo scelsero al Draft 2009 con la sedicesima scelta del secondo giro) e, appunto, dei San Antonio Spurs. 

 

In merito alle aspettative dei Raptors per la stagione 2018-2019, Green si è così espresso: “Vogliamo vincere almeno 55-60 partite in regular season e approdare alle Finali di Conference ad Est. Questo per noi sarebbe il minimo, cercheremo di arrivare il più lontano possibile e fare meglio dell’anno scorso”. In una Eastern Conference senza LeBron James, riuscirà Toronto a contendere il trono ai Boston Celtics e ai Philadelphia Sixers?