L’arrivo di Carmelo Anthony agli Houston Rockets, esattamente un anno dopo che la franchigia texana era andata vicinissimo al suo ingaggio, salvo poi vederlo passare dai New York Knicks agli Oklahoma City Thunder, ha infiammato e non poco i tifosi dei Razzi, anche se una schiera di appassionati e addetti ai lavori ritiene che il dieci volte All-Star sarà più un problema che una risorsa.

 

Non è dello stesso avviso Eric Gordon, Sesto uomo dell’anno nel 2016-2017 ed affidabile pedina in uscita dalla panchina per la squadra di D’Antoni: EG, infatti, si è detto molto fiducioso circa l’integrazione di Melo Anthony nel sistema di gioco dei Rockets, auspicando un riscatto del classe ‘84 dopo un’annata tutt’altro che da incorniciare, conclusa con le peggiori percentuali al tiro della sua carriera e la media più bassa di punti per gara.

 

“Carmelo è pronto ed è in gran forma. Sta lavorando molto bene e riuscirà ad apportare degli aggiustamenti al proprio gioco per adattarsi al nostro, proprio come Chris si è abituato a tirare maggiormente da tre con ottimi risultati. Penso che con lui continueremo ad essere molto forti”, ha dichiarato Splash Gordon, pronto ad iniziare la sua terza stagione in NBA con la maglia degli Houston Rockets. 

 

Anthony, che ha firmato poche settimane fa un contratto al minimo salariale con i texani, si appresta a condividere il parquet con l’MVP James Harden e con il suo migliore amico Chris Paul, sperando che il nuovo contesto, in cui ritroverà anche coach Mike D’Antoni, possa aiutarlo a ritrovare sé stesso e a lottare per quell’anello che non ha mai vinto sin qui, proprio come CP3 e il Barba.