Chris Paul e Carmelo Anthony sono grandissimi amici da anni, ma solo la scorsa estate sono diventati per la prima volta compagni di squadra, escludendo le esperienze con Team USA, con Melo che ha raggiunto CP3 e James Harden alla corte di Mike D’Antoni agli Houston Rockets.

 

A spingere l’ex New York Knicks e Oklahoma City Thunder a trasferirsi in Texas, affare sfumato nell’estate 2017, è stata anche e soprattutto la presenza dell’amico Paul e la possibilità di giocarsi le proprie chance in una squadra che può permettergli di giocarsi la vittoria del titolo al fianco di tanti altri campioni e nomi di alto livello.

 

Tra questi, spiccano l’MVP James Harden e il centro svizzero Clint Capela, ma non sono da meno i vari Eric Gordon, P.J. Tucker e Gerald Green. In un contesto del genere, Anthony potrà riscattarsi dopo un anno piuttosto incolore con la maglia di OKC, con cui ha vissuto la peggior stagione della sua carriera al fianco di Russell Westbrook e Paul George. 

 

In molti sono consapevoli dell’enorme potenziale del nuovo numero 7 dei Rockets, diciannovesimo miglior marcatore di sempre della storia della NBA, e ritengono che Houston sia la meta ideale per permettere al classe ‘84 nativo di New York di ritrovare sé stesso. Tra questi anche Chris Paul, che ha approfittato dell’ottimo inizio di preseason di Anthony per tesserne le lodi. 

 

“È incredibile come la gente manchi di rispetto a Carmelo Anthony. È vero, sarò anche di parte perché è un mio grandissimo amico, ma parliamo comunque di un dieci volte All-Star tra i migliori di sempre. Chiunque vorrebbe un giocatore come lui se avesse la possibilità di prenderlo, per noi si tratta di un’aggiunta importantissima”, ha dichiarato CP3, difendendo uno dei suoi migliori amici dalle accuse di chi lo ritiene un giocatore sul viale del tramonto.