Con la vittoria per 107-106 contro gli Atlanta Hawks allo Staples Center, i Los Angeles Lakers hanno toccato quota tre successi di fila: merito sì di LeBron James e della sua prova da 26 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e 2 recuperi con tanto di schiacciata decisiva dopo due errori ai liberi nel finale, ma anche e soprattutto di Tyson Chandler, che nell’azione conclusiva stoppa Trae Young e regala la win ai suoi.

 

Arrivato da poco alla corte di coach Luke Walton per dare maggiore profondità alla second unit e permettere ai Lakers di avere a disposizione una più che valida alternativa al centro titolare JaVale McGee, il classe ‘82 ha chiuso la partita con 4 punti, 5 rimbalzi, un assist, ben 2 palle recuperate e 3 stoppate col 50% al tiro (2/4) in 21’ in uscita dalla panchina, riscoprendosi decisivo in un contesto competitivo.

 

Negli ultimi due anni e mezzo, infatti, Chandler ha indossato la maglia dei Phoenix Suns, non disputando i playoff, mentre in quel di Los Angeles avrà modo di tentare di approdare alla post season in un gruppo che sembra avere le carte in regola per dire la sua, al fianco di un fuoriclasse assoluto qual è LeBron James.

 

Già campione NBA nel 2011 con i Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki, Jason Terry e Jason Kidd, Chandler è uno dei giocatori più affidabili e solidi nel suo ruolo e, nonostante l’età che avanza, continua a rappresentare una garanzia importante sotto canestro, come ha del resto dimostrato proprio nella sfida vinta in extremis contro gli Atlanta Hawks.

 

La protezione del ferro è uno dei punti deboli dei Lakers, non certo una delle squadre migliori della lega per ciò che concerne la difesa, ma con l’innesto di Chandler le cose possono cambiare in meglio. “Sono sempre eccitato dopo una vittoria. Cerco di godermi ogni singolo momento e, allo stesso tempo, di crescere partita dopo partita.”, ha dichiarato il 36enne nativo di Hanford, nella lega dal 2001.