Nonostante giochino in una delle città più famose al mondo, i New York Knicks non fanno molta notizia, anche e soprattutto in virtù del fatto che da anni ormai la franchigia della Grande Mela graviti nei bassifondi della lega e non riesca a risalire la china. Basti pensare che un record positivo e un posto ai playoff mancano addirittura dal 2012-2013.

 

In questo senso, i Knicks sembravano vicini alla rinascita nelle battute iniziali della scorsa regular season, ma il grave infortunio occorso alla giovane stella lettone Kristaps Porzingis ha posto fine alle speranze della squadra newyorkese di dire la sua nella lotta per un posto ai playoff nella Eastern Conference, concludendo la stagione con appena 29 vittorie e ben 53 sconfitte.

 

Ciononostante, l’immediato futuro potrebbe riservare di meglio ai Knicks, dato che la prossima free agency, che sarà una delle più intense e spettacolari degli ultimi anni, li vedrà inevitabilmente recitare un ruolo da protagonisti, dopo anni passati a guardare. Salutato Carmelo Anthony nell’estate 2017, New York era ripartita da Porzingis, per poi dover fare i conti col suo tragico infortunio.

 

Selezionato Kevin Knox con la nona scelta assoluta allo scorso Draft, Mitchell Robinson con la sesta del secondo giro e Allonzo Trier da undrafted, i Knicks hanno iniziato la stagione attualmente in corso con sole cinque vittorie in diciannove partite sin qui disputate, non essendo ancora in grado di competere e di dire la loro senza il fondamentale apporto di Porzingis, ancora out per infortunio a tempo indeterminato. 

 

Tra le (poche) note positive della regular season 2018-2019 in casa Knicks, spicca Tim Hardaway jr., tornato lo scorso anno in quel di NY dopo due anni trascorsi con la maglia degli Atlanta Hawks. La shooting guard classe ‘92 aveva iniziato la sua carriera in NBA proprio con la franchigia della Grande Mela, che lo selezionò con la ventiquattresima scelta al primo turno del Draft 2013. 

 

26 anni compiuti lo scorso 16 marzo, il nativo di Miami sta viaggiando a medie di 24.2 punti, 3.7 rimbalzi, 2.9 assist e 1.1 palle recuperate col 42,3% al tiro e il 38% da dietro l’arco, vivendo dunque la sua miglior annata in carriera per ciò che concerne punti, assist, palle recuperate e percentuale al tiro da tre. Ciononostante, il suo non è uno dei nomi più gettonati nell’ambito di discorsi relativi alle migliori sorprese dell’annata attuale.

 

Se dovesse proseguire su questi livelli, Hardaway jr., figlio del cinque volte All-Star Tim Hardaway, potrebbe tranquillamente dire la sua nella lotta al premio di Most Improved Player, avendo mostrato sin qui enormi e significativi miglioramenti nella maggior parte degli aspetti del suo stile di gioco, non soltanto a livello numerico.