Dopo una stagione a dir poco travagliata, chiusa al penultimo posto ad Ovest con appena 22 vittorie e ben 60 sconfitte, complici anche i numerosi infortuni (Parsons, Conley, Gasol), i Memphis Grizzlies stanno stupendo e non poco in quest’avvio di regular season, essendo attualmente appaiati al quinto posto nella Western Conference (13-8).

 

I fattori dell’inizio sorprendentemente più che positivo vanno individuati anche e soprattutto nei rientri a pieno regime delle due icone principali della squadra, Mike Conley e Marc Gasol, ma anche nel fondamentale apporto del rookie Jaren Jackson jr., selezionato con la quarta scelta assoluta al Draft tenutosi lo scorso 21 giugno in quel di Brooklyn.

 

Pochi mesi dopo, proprio al Barclays Center di Brooklyn contro i padroni di casa dei Nets, il lungo classe ‘99 ha offerto una prestazione di altissimo livello nel successo per 131-125 dei suoi dopo un doppio overtime: per lui, infatti, ben 36 punti (career-high), 8 rimbalzi e 2 assist in 43’ col 59% al tiro (13/22), il 43% da dietro l’arco (3/7) e il 100% dalla lunetta (7/7).

 

Il prodotto dei Michigan State Spartans risulta inoltre decisivo nel finale del quarto periodo, infilando le due triple che permettono ai suoi Grizzlies di andare all’overtime. La sua è la miglior prestazione fatta registrare da un rookie nella prima parte della regular season 2018-2019: tra i vari Luka Doncic, DeAndre Ayton e Trae Young, dunque, anche Jackson jr. sente di poter dire la sua in ottica Rookie of the Year.

 

Del resto, Memphis sta avendo un andamento più che positivo, ben oltre le previsioni iniziali, e il 19enne nativo di Plainfield, nel New Jersey, sta viaggiando a medie di 13.8 punti, 4.6 rimbalzi, 1.4 assist, 0.9 palle recuperate e 2 stoppate col 52% al tiro e il 36% da dietro l’arco in 21 presenze su altrettante partite stagionali.

 

Sui tanti rookie scelti tra i primi allo scorso Draft si è parlato abbastanza, con i vari Doncic, Ayton e Young che sin dai rispettivi esordi nella lega hanno avuto i riflettori puntati addosso. Uno stimolo in più per il numero 13 dei Grizzlies, che ha sin qui dimostrato di non avere nulla da invidiare alle altre matricole e di essere già pronto, sia dal punto di vista tecnico che da quello mentale, per dire la sua.

 

In questo senso, la franchigia del Tennessee sembra il contesto ideale per consentirgli di crescere e di mettersi in evidenza senza troppe pressioni. I tanti addetti ai lavori che il ritengono che la conquista del Rookie of the Year sarà una sfida a tre tra Luka Doncic, DeAndre Ayton e Trae Young, probabilmente non hanno fatto i conti con la fame insaziabile di Jaren Jackson jr., il piccolo grande talento dei Memphis Grizzlies destinato a lasciare il segno in NBA.