Nella quinta edizione del Rising Stars Challenge che mette di fronte Team World e Team USA, la venticinquesima in generale, la squadra composta da matricole e giocatori al secondo anno provenienti dagli Stati Uniti trionfa su quelli originari del resto del mondo con un pirotecnico 161-144.
Si tratta del secondo punteggio più alto in una sfida tra le due compagini, dopo i 311 punti combinati del 2016, quando la gara si concluse sul 157-154 per Team USA. Quest’ultimo torna a vincere dopo due sconfitte di fila, grazie anche e soprattutto alla prestazione di Kyle Kuzma.
Il classe ‘95 in forza ai Los Angeles Lakers è stato eletto MVP della sfida, in seguito a una prestazione da 35 punti, 6 rimbalzi, 2 assist e una stoppata col 56% al tiro (15/27). Tra i giocatori a stelle e strisce – allenati da Kyrie Irving – si mettono in mostra anche Jayson Tatum, Trae Young e Donovan Mitchell.
30 punti, 9 rimbalzi, 3 assist e 2 palle recuperate col 50% dal campo (12/24) e il 43% da dietro l’arco (6/14) per il sophomore dei Boston Celtics, 20 punti, 7 rimbalzi, 9 assist, 5 recuperi e una stoppata col 61.5% al tiro (8/13) e il 50% da tre (3/6) per quello degli Utah Jazz.
Il rookie degli Atlanta Hawks, dal canto suo, mette a referto una doppia doppia da 25 punti, 7 rimbalzi, 10 assist e una stoppata in uscita dalla panchina, mentre il suo compagno di squadra John Collins (12 punti e 2 rimbalzi con 6/7 dal campo) esalta il pubblico di Charlotte a suon di schiacciate.
Da segnalare anche la prestazione di De’Aaron Fox, che non va oltre i 2 punti (1/3 al tiro), ma fa registrare ben 5 palle recuperate e 16 assist. L’altro membro dei Sacramento Kings tra le file di Team USA, Marvin Bagley, invece, mette a referto 14 punti, 5 rimbalzi, 3 assist e 3 steals col 64% dal campo (7/11).
Per quanto riguarda Team World, guidato da coach Dirk Nowitzki, il migliore è indubbiamente Ben Simmons, che fa registrare ben 28 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi con l’82% al tiro (14/17), ma non è da meno Lauri Markkanen, autore di 21 punti, 6 rimbalzi e 2 assist col 53% dal campo (9/17) e il 43% da tre (3/7).
Bogdan Bogdanovic, MVP della scorsa edizione, mette a referto 15 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e una palla recuperata col 45.5% dalla lunga distanza (5/11) e anche i rookie Shai Gilgeous-Alexander, Josh Okogie e DeAndre Ayton si mettono in mostra.
15 punti, 8 rimbalzi e 5 assist col 58% al tiro (7/12) per la prima scelta assoluta dello scorso Draft in forza ai Phoenix Suns, 15 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 3 recuperi col 50% dal campo (5/10) e il 43% da tre (3/7) per la point guard dei Los Angeles Clippers e 13 punti, 4 rimbalzi e 4 assist col 60% al tiro (6/10) per il numero 20 dei Minnesota Timberwolves.
Debutto tutto sommato positivo, seppur non certo esaltante come si aspettavano in molti, per Luka Doncic, con il favorito per la vittoria del premio di Rookie of the Year che si rende autore di 13 punti, 5 rimbalzi, 9 assist e 2 palle recuperate col 42% dal campo (5/12) e il 33% da dietro l’arco (3/9).