Tra le squadre che maggiormente avrebbero dovuto stupire nella stagione attualmente in corso, i Boston Celtics stanno deludendo ampiamente le aspettative dei tanti che li ritenevano i più pronti per dominare la Eastern Conference dopo il trasferimento ai Los Angeles Lakers di LeBron James, dominatore dell’Est dal 2011 al 2018 tra Miami e Cleveland.
L’ultima squadra non di LBJ a vincere a Est fu proprio Boston, poi sconfitta per 4-3 alle Finals dai Los Angeles Lakers di Kobe Bryant. Eppure, i biancoverdi stanno faticando più del previsto: nonostante il gruppo sia praticamente quello dello scorso anno, infatti, la squadra non riesce a decollare e pare aver compiuto addirittura dei passi indietro rispetto alla stagione 2017-2018.
L’aumentare della concorrenza anche a Est, inoltre, non contribuisce a rendere le cose più semplici per i Celtics. Contrariamente a chi sostiene che la causa del declino di Boston (cinque sconfitte nelle ultime sei gare) sia da imputare all’inesperienza dei tanti giovani presenti nel roster (i vari Tatum, Rozier e Brown), Paul Pierce invece punta il dito contro Kyrie Irving.
Principale punto di riferimento della franchigia del Massachusetts, The Uncle Drew è approdato a Boston nell’estate 2017 ed è sotto contratto fino alla prossima estate, in cui diventerà unrestricted free agent: vista la situazione, un suo addio non è da escludere, anche perché tante squadre stanno liberando spazio salariale per accaparrarsi star di livello assoluto.
“Una squadra che punta a vincere l’anello non può avere Kyrie Irving come primo violino, non è adatto a ricoprire questo ruolo.”, ha dichiarato l’ex gloria dei Boston Celtics, campione NBA nel 2008 al fianco dei vari Ray Allen, Rajon Rondo e Kevin Garnett, in merito all’apporto del classe ‘92.