Joakim Noah non è considerato indispensabile dai New York Knicks, che potrebbero anche decidere di tagliarlo prima della trade deadline. Il centro francese ex Chicago Bulls ed originario proprio di New York ha altri due anni e mezzo di contratto con la franchigia della Grande Mela, ma l’ipotesi che resti nella squadra della sua città ancora a lungo è tutt’altro che scontata.

 

Il classe ’85 non ha un buon rapporto con il coach dei Knicks Jeff Hornacek e quest’anno è stato impiegato in appena 7 partite, con medie di 1,7 punti, 2 rimbalzi e 0,6 assist per gara. Si tratta inevitabilmente della sua peggior stagione in carriera, ma il quasi 33enne potrebbe trovare presto fortuna in altri lidi e ritagliarsi uno spazio degno di nota in un contesto diverso da quello dei Knicks.

 

Se tornare ai livelli di Chicago sembra ormai impossibile, Noah potrebbe comunque dare un apporto significativo a tante squadre ed è uno di quei nomi che trovano sempre il modo di dire la loro. In questo senso, vanno registrati gli interessi di Oklahoma City Thunder e Minnesota Timberwolves nei suoi confronti. Ciò detto, l’ipotesi buyout con i Knicks è molto complicata, visto che Noah ha un accordo fino al 2019-2010, in cui il suo stipendio salirà dai 17,8 milioni attuali a 19,3.

 

Al contempo, potrebbe rappresentare l’unica strada percorribile, visto che la franchigia newyorkese non sembra intenzionata a trattenere il giocatore e quest’ultimo potrebbe accordarsi con una delle squadre interessate per giocarsi le sue chance: OKC e Timberwolves potrebbero dare un’occasione molto importante al classe ’85, che diventerebbe un elemento essenziale della loro second unit. Prima, però, Noah dovrà risolvere la sua situazione piuttosto intricata con i Knicks e, soprattutto, cercare di farlo il prima possibile, visto che la trade deadline è ormai imminente.