I Philadelphia Sixers sono una delle rivelazioni più belle ed intriganti della regular season da poco conclusasi ed anche ai playoff hanno mostrato sin qui una pallacanestro efficace e divertente, sbarazzandosi dei Miami Heat al primo turno con un netto 4-1 e volando alle semifinali di Conference dopo sei anni: nel 2012, infatti, Philadelphia si arrese ai Boston Celtics per 4-3, dopo aver superato al primo turno i Chicago Bulls (4-2).

 

In seguito, iniziò il processo di ricostruzione della squadra, che mancò l’approdo ai playoff nelle successive cinque stagioni. The Process sta ora dando i primi frutti di un lavoro intenso e complicato, dopo tanti anni trascorsi ai margini della Eastern Conference e a guardare i playoff in tv. Dopo aver azzeccato numerose scelte al Draft (Embiid, Simmons, Fultz e Saric tra le tante), i Sixers hanno completato la propria squadra inserendo nel roster alcuni veterani utili allo sviluppo di gioco e rivelatisi funzionali al sistema di gioco di coach Brett Brown: tra questi, spiccano J.J. Redick e Marco Belinelli, ultimo arrivato nella città dell’amore fraterno.

 

Philadelphia ha chiuso la regular season al terzo posto con ben 52 vittorie ed appena 30 sconfitte, centrando il miglior record dal 2000-2001, anno in cui, con Allen Iverson sul parquet, arrivò fino alle finali NBA perse contro i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O’Neal. La scelta di affiancare affidabili veterani ai tanti giovani talenti presenti nel proprio roster si è rivelata dunque vincente, ragion per cui il numero di giocatori esperti tra le fila dei Sixers potrebbe presto aumentare.

 

Stando a quanto riportato dal portale Fadeaway World, infatti, Philly potrebbe dare la caccia ad altri veterani in vista della prossima regular season. Nella lista figura David West, ala grande classe ’80 attualmente in forza ai Golden State Warriors. Dopo aver trascorso i primi dodici anni della sua carriera tra New Orleans Hornets (2003-2011) e Indiana Pacers (2011-2015), il quasi 38enne originario di Teaneck ha disputato una stagione ai San Antonio Spurs ed è poi approdato in California, dove ha vinto il primo anello della sua carriera.

 

Pur non essendo più, per ovvie ragioni, determinante e continuo nelle prestazioni come un tempo, West resta un giocatore piuttosto affidabile, uno di quei veterani adatti per la second unit di una contender, essendo ancora pienamente in grado di dire la sua e di offrire un buon contributo in un minutaggio di circa 15-20 minuti in uscita dalla panchina. In questo senso, a Philadelphia potrebbe rappresentare un’ottima alternativa a Dario Saric e magari potrebbe essere utile a far raggiungere la definitiva consacrazione al giovane croato.

 

Anche Wayne Ellington potrebbe fare al caso dei Sixers, che hanno da poco eliminato i suoi Miami Heat al primo turno dei playoff. Approdato lo scorso anno in Florida, il classe ’87 è risultato molto utile alla squadra di Erick Spoelstra in questa stagione, sopperendo all’assenza di Dion Waiters e rivelandosi determinante con le sue triple a raffica.

 

La sua facilità di sparare tiri vincenti da dietro l’arco potrebbe contribuire e non poco a facilitarne l’inserimento nel sistema dei Sixers, che dispongono di due tiratori pressoché infallibili del calibro di Redick e Belinelli. Nel caso in cui i due dovessero lasciare la squadra al termine della stagione, dunque, Ellington potrebbe essere una pista interessante da seguire per Philadelphia.

 

Tra i tanti giocatori che si apprestano a finire tra i free agents vi è anche Trevor Ariza, il cui contratto con gli Houston Rockets scadrà al termine della stagione attualmente in corso. L’ala classe ’85 è ormai da anni un vero e proprio elemento cardine del sistema di gioco della franchigia texana e, con l’arrivo di coach Mike D’Antoni, si è rivelato sempre più determinante per la sua abilità da difensore sul perimetro e la propensione a tirare con grande efficienza da dietro l’arco. Presumibilmente, l’ex Lakers rimarrà in quel di Houston: nel caso in cui ciò non dovesse accadere, i Sixers potrebbero farsi avanti per aggiungere un altro affidabile tassello al proprio mosaico.

 

Un altro nome che potrebbe fare al caso di Philadelphia è quello di Brook Lopez, centro classe ’88 che si appresta a lasciare i Los Angeles Lakers dopo appena un anno. Arrivato in California la scorsa estate nell’ambito dell’operazione che ha portato D’Angelo Russell e Timofej Mozgov ad indossare la maglia dei Brooklyn Nets, il 30enne non farà parte del processo di ricostruzione della franchigia gialloviola, ragion per cui farà presto le valigie.

 

Difficilmente, però, troverà una squadra disposta a firmarlo a cifre elevate e ad affidargli il ruolo da titolare: per la prima volta in carriera, dunque, Lopez potrebbe partire dalla panchina. A Philadelphia potrebbe rappresentare un’alternativa più che valida all’indiscutibile titolare Joel Embiid, elemento imprescindibile per coach Brown.

 

L’ultimo nome dell’elenco è una vecchia conoscenza dei Sixers, ossia Thaddeus Young, ala classe ’88 attualmente in forza agli Indiana Pacers. Fu proprio la franchigia della Pennsylvania a permettergli di entrare in NBA, selezionandolo al Draft 2007 con la dodicesima scelta assoluta. In quel di Philadelphia, Young rimase fino al 2014, per poi disputare una stagione con i Minnesota Timberwolves e quella successiva con i Brooklyn Nets, prima di approdare ad Indianapolis in cambio della ventesima scelta del primo turno del Draft 2016, con cui i Nets chiamarono Caris Levert.

 

Se è vero che i Pacers sono una squadra in continua e rapida evoluzione, è pur vero che Young tra le fila dei Sixers avrebbe maggiori chance di inseguire traguardi importanti e per Philadelphia il suo innesto rappresenterebbe un salto di qualità rispetto ad Amir Johnson. Indiana, dal canto suo, potrebbe colmare la sua partenza affidandosi maggiormente al giovane classe ’96 Domantas Sabonis, arrivato la scorsa estate dagli Oklahoma City Thunder insieme a Victor Oladipo nell’ambito dello scambio che ha permesso a Paul George di raggiungere Russell Westbrook e, in seguito, Carmelo Anthony ad OKC.