Gli Houston Rockets tornano in finale di Conference dopo tre anni, archiviando la pratica Utah Jazz in gara-5. Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 54-46, i padroni di casa hanno dovuto fare i conti con la reazione di grande orgoglio e carattere da parte degli ospiti, capaci di portarsi avanti nel punteggio nel terzo quarto, conclusosi sul 78-75 in loro favore. Nell’ultimo periodo, però, Houston rialza la testa e chiude il discorso, con il 112-102 finale che permette alla squadra di Mike D’Antoni di volare al turno successivo, dove la attendono i Golden State Warriors campioni in carica. 

 

UTAH JAZZ

 

DONOVAN MITCHELL: 7

Dopo un avvio a dir poco complicato, con appena 2 appena con 1/5 al tiro al termine del primo tempo, il rookie si riscatta alla grande nel terzo quarto, in cui mette a segno la bellezza di 21 punti. Esce dal campo in seguito a un infortunio alla caviglia nel finale: per lui 24 punti, 4 rimbalzi, 9 assist e una palla recuperata col 52,9% dal campo (9/17) e il 28,6% da tre (2/7).

ROYCE O’NEALE: 6,5

Altra prestazione positiva per il classe ‘93, che fa registrare 17 punti, 3 rimbalzi, un assist e una palla recuperata col 60% al tiro (6/10) e il 50% dalla lunga distanza (1/2), rivelandosi un elemento più che funzionale per il sistema di gioco dei Jazz. 

ALEC BURKS: 6,5

Impatto devastante in uscita dalla panchina per la guardia classe ‘91, che mette a referto ben 22 punti, 3 rimbalzi, 5 assist e una palla recuperata col 46,7% dal campo (7/15) e un ottimo 60% da dietro l’arco (3/5).

JOE INGLES: 6

Offre ancora una volta un buon contributo alla causa, chiudendo i suoi playoff con 12 punti, 5 rimbalzi e 6 assist con un più che positivo 50% al tiro (5/10) e il 33,3% dalla lunga distanza (2/6).

RUDY GOBERT: 6

Sfiora la doppia doppia, facendo registrare 12 punti, 9 rimbalzi, una palla recuperata e 5 stoppate col 55,6% al tiro (5/9), dando il solito apporto determinante in entrambi i lati del campo. 

 

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 10

Non sbaglia praticamente nulla, vivendo una serata da incorniciare: per lui 41 punti, 7 rimbalzi, 10 assist, una palla recuperata e nessuna palla persa col 59,1% al tiro (13/22) e un irreale quanto pazzesco 80% da dietro l’arco (8/10). Per la prima volta nella storia, un giocatore mette a referto almeno 40 punti e 10 assist senza nemmeno una palla persa. 

JAMES HARDEN: 6

Poco ispirato in fase offensiva, conclude la sua serata con 18 punti, 4 rimbalzi, altrettanti assist e 2 palle recuperate con pessime percentuali al tiro (31,8% con 7/22 dal campo e 14,3% con 1/7 dalla lunga distanza). Le 2 steals lo portano al secondo posto nella lista dei migliori recuperatori di palloni degli Houston Rockets ai playoff, alle spalle del solo Hakeem Olajuwon. 

P.J. TUCKER: 7,5

Miglior prestazione in questa posto season per l’ex Toronto Raptors, che mette a referto ben 19 punti (career-high ai playoff), 6 rimbalzi, 2 assist e 3 stoppate col 77,8% al tiro (7/9) e il 71,4% da dietro l’arco (5/7), riuscendo a farsi valere alla grande sia in attacco che in difesa. 

LUC MBAH A MOUTE: 6,5

Il suo rientro è fondamentale per le rotazioni di Mike D’Antoni, che torna a fare affidamento su una pedina utilissima: schierato in campo per 20’, l’ex Clippers fa registrare 8 punti, 2 rimbalzi, altrettanti assist e una palla recuperata col 60% al tiro (3/5) e il 50% da tre (1/2). 

CLINT CAPELA: 6,5

Si prende appena un tiro e mette a referto 5 punti col 50% dal campo (1/2) e il 75% dalla lunetta (3/4). Per lui, però, anche 5 rimbalzi e la bellezza di 3 palle recuperate e 5 stoppate, con 0 palle perse e una prova tutto sommato più che positiva.