In attesa di vedere come si concluderanno le Finals, con la serie tra i Golden State Warriors e i Cleveland Cavaliers attualmente in corso (2-0 per i campioni in carica), la franchigia della California è ormai da qualche anno la squadra da battere, avendo vinto ben quattro volte consecutive la Western Conference ed essendo in piena corsa per il terzo titolo negli ultimi quattro anni. 

 

Alla luce di tutto ciò, Golden State rappresenta la meta ideale per chi desidera mettersi un anello al dito, anche e soprattutto per quei veterani che nel corso della loro carriera hanno raggiunto numerosi traguardi, ma non sono mai riusciti ad accaparrarsi un titolo. Il successo dei Warriors non è solo merito dei quattro fenomeni Curry, Durant, Thompson e Green e dell’ex All-Star Iguodala, ma anche dei membri della second unit, tra cui Livingston, Bell, Looney, West, Pachulia, McGee.

 

Questi ultimi tre saranno free agents al termine della stagione e potranno dunque scegliere altri lidi per proseguire la propria carriera. Nel caso in cui i tre lunghi dovessero lasciare la Baia, Golden State sarebbe chiamata ad individuare potenziali sostituti. Tra questi spiccano i nomi di Zach Randolph, Joakim Noah, Ed Davis, Nerlens Noel e Brook Lopez.

 

Il primo, 37 anni da compiere il prossimo 16 luglio, è approdato nella lega nel 2001 ed ha militato fin qui in cinque squadre, distinguendosi in particolar modo nei sei anni trascorsi con la maglia dei Portland Trail Blazers e nelle otto stagioni con quella dei Memphis Grizzlies. La scorsa estate, Z-Bo ha firmato un contratto biennale da 24 milioni di dollari con i Sacramento Kings, con cui quest’anno ha messo a referto 14.5 punti, 6.7 rimbalzi, 2.2 assist col 47,3% al tiro e il 34,7% da dietro l’arco. Randolph, che è in doppia cifra per punti da ormai diciassette stagioni consecutive, è un ottimo rimbalzista, soprattutto in fase offensiva, e rappresenterebbe una validissima alternativa a Draymond Green. 

 

Il secondo, dal canto suo, non può certo essere soddisfatto per come stanno andando le cose negli ultimi anni. Dopo ben quattro doppie doppie di media tra il 2009-2010 e il 2013-2014 tra le fila dei Chicago Bulls, infatti, il centro francese ha vissuto una fase di enorme declino, con il passaggio ai New York Knicks che non è servito a rilanciarlo. Il classe ‘85, vincitore del Defensive Player of the Year nel 2013-2014, ha disputato appena 7 gare nella regular season conclusasi poco meno di due mesi fa, vivendo la sua peggior annata da quando è in NBA.

 

Il terzo, invece, ha da poco concluso la sua esperienza triennale con i Portland Trail Blazers, che però potrebbero anche decidere di ingaggiarlo nuovamente. Classe ‘89, Davis ha saputo ritagliarsi il suo spazio in uscita dalla panchina nei tre anni trascorsi nell’Oregon, disputando 205 gare, di cui appena 12 da titolare. Le sue grandi abilità difensive farebbero comodo e non poco alla panchina di Steve Kerr. 

 

Golden State rappresenta un’opportunità anche per Nerlens Noel, che sarebbe dovuto sbarcare nella lega con la prima scelta assoluta al Draft 2013, ma alla fine venne selezionato con la sesta dai New Orleans Pelicans, che lo cedettero immediatamente ai Philadelphia Sixers in cambio di Jrue Holiday. In Pennsylvania, anche e soprattutto a causa della concorrenza di Joel Embiid e di un infortunio subito al college, ha saltato tutta la stagione 2013-2014, per poi essere ceduto ai Dallas Mavericks nel 2017. In Texas non è riuscito ad imporsi e la scadenza del contratto è l’occasione ideale per lui per risalire la china.

 

Farebbe al caso dei Warriors anche Brook Lopez che, dopo nove stagioni tra Brooklyn e New Jersey Nets, si è accasato ai Los Angeles Lakers la scorsa estate, venendo scambiato, insieme alla ventisettesima scelta del primo turno dello scorso Draft (Kyle Kuzma), per Timofej Mozgov e D’Angelo Russell. Sempre in doppia cifra da quando è approdato nella lega, il classe ‘88 aveva firmato un triennale da 63 milioni di dollari con i Nets nel 2015 e sarà dunque free agent quest’estate. L’approdo ad Oakland potrebbe essere la scelta giusta per entrambe le parti: Golden State, infatti, preleverebbe un giocatore ideale per il proprio sistema di gioco, in quanto, pur essendo un lungo, è in grado di tirare anche dalla lunga distanza, mentre il giocatore avrebbe finalmente la chance di competere per traguardi importanti.