La notizia dell’imminente addio di Kawhi Leonard ai San Antonio Spurs ha scosso ancor più il mercato NBA, come se non fossero già bastate le indiscrezioni relative ai vari LeBron James, Paul George e DeMarcus Cousins a farlo. The Claw sarebbe intenzionato a tornare a casa, nella sua Los Angeles.

 

In questo senso, i Lakers lo accoglierebbero a braccia aperte, così come accontenterebbero volentieri la voglia di tornare nella sua California di un’altra stella della lega, Paul George. A loro potrebbe unirsi LeBron James, per quello che sarebbe un Big Three da urlo e che riporterebbe la franchigia californiana a dire la sua nei piani alti della Western Conference. 

 

Pochi giorni fa, Leonard sembrava destinato a rinnovare con gli Spurs sulla base di un super massimo salariale da 219 milioni di dollari in cinque anni, ma ieri è emerso quello che in molti sospettavano da tempo, ossia la sua volontà di lasciare il Texas meridionale e rilanciarsi a Los Angeles: del resto, quale luogo migliore di casa per ritrovare le proprie certezze?

 

Tra i finalisti del premio di MVP dell’anno scorso, piazzatosi infine terzo alle spalle di Russell Westbrook e James Harden, e vincitore di un titolo e di un MVP delle Finals nel 2014, Leonard ha giocato appena 9 partite nella regular season conclusasi lo scorso aprile, saltando tutto il primo turno dei playoff, perso dai suoi al cospetto dei futuri campioni dei Golden State Warriors per 4-1.

 

The Claw ha richiesto agli Speroni di essere scambiato e i Lakers sperano di poter imbastire una trade che convinca San Antonio a privarsi di quello che fino a poche settimane fa era il principale punto di riferimento del sistema di gioco di Gregg Popovich. I gialloviola, inoltre, hanno tantissimo spazio salariale, tanto da potersi permettere di prelevare Leonard via trade e di firmare al massimo salariale sia LeBron James che Paul George. 

 

Con Lonzo Ball, Kyle Kuzma, Brandon Ingram e Josh Hart che hanno contratti da rookie, Isaiah Thomas, Kentavious Caldwell-Pope, Brook Lopez, Channing Frye e Julius Randle in scadenza contrattuale (quest’ultimo potrebbe rinnovare, mentre gli altri sembrano destinati ad approdare verso altri lidi da free agents), l’unico contratto pesante con cui i Lakers devono fare i conti è quello del veterano ex Chicago Bulls Luol Deng, che percepirà poco meno di 37 milioni di dollari nei prossimi due anni. 

 

Sebbene i Lakers siano in cima alle preferenze di Leonard, imbastire una trade per accaparrarsi The Claw non sarà affatto semplice e i gialloviola potrebbero essere costretti a rinunciare ad alcuni dei propri giovani talenti, tra cui Kyle Kuzma e uno tra Lonzo Ball e Brandon Ingram.

 

La situazione legata alla formazione di un possibile Big Three composto da James, George e Leonard in quel di Los Angeles, dunque, resta tutta da verificare, anche perché i Lakers potrebbero anche puntare su DeMarcus Cousins, altro pezzo da novanta dell’ormai imminente free agency, soprattutto nel caso in cui l’operazione Leonard non dovesse andare a buon fine.