Dopo aver richiesto di essere scambiato ai Minnesota Timberwolves, manifestando dunque la propria intenzione di concludere dopo appena un anno la sua avventura alla corte di coach Tom Thibodeau in quel di Minneapolis, Jimmy Butler è ufficialmente sul mercato, anche perché il front office della franchigia del Minnesota ha deciso di accontentare l’ex Chicago Bulls, onde evitare di perderlo senza ricevere nulla in cambio al termine della stagione che sta per iniziare.

Butler, infatti, ha ancora un anno di contratto con i Lupi, dopodiché potrà decidere se esercitare la player option per il 2019-2020 (ipotesi praticamente impossibile) o testare il proprio valore sul mercato dei free agents. In attesa della prossima estate, che determinerà il futuro di numerose stelle della lega, il classe ’89 giocherà quasi sicuramente in un’altra squadra la stagione 2018-2019. Dopo essere stato accostato fortemente a Los Angeles Clippers, Brooklyn Nets, New York Knicks, con alcune indiscrezioni che lo davano anche nel mirino di Houston Rockets e Toronto Raptors, per lui spuntano i Miami Heat.

La franchigia della Florida, infatti, potrebbe imbastire una trade per convincere i Minnesota Timberwolves, cedendo loro un nome di spicco (ad esempio, il playmaker sloveno Goran Dragic). All’affare, però, dovrebbe partecipare anche una terza squadra, presumibilmente i Phoenix Suns, che riceverebbero Jeff Teague dai Lupi, con Butler che sarebbe così libero di volare a Miami per almeno un anno.

Dal punto di vista salariale, gli Heat non avrebbero lo spazio necessario per rinnovare il classe ’89, anche perché l’estate prossima il prodotto di Marquette University cercherà un lungo contratto al massimo salariale, ecco perché alcune squadre interessate a lui hanno preferito aspettare (su tutte, i New York Knicks, che hanno grandi nomi nel mirino). Se è certo che il futuro di Butler sarà lontano da Minneapolis, non è ancora così scontato dove proseguirà la sua carriera.

A Miami, Butler potrebbe prendere in mano le redini della squadra e trascinarla per il secondo anno di fila ai playoff, permettendole di rimanere piuttosto competitiva nella Eastern Conference, con gli Heat che l’estate prossima si troveranno presumibilmente costretti a ripartire da zero, o quasi.