Quarta vittoria consecutiva per gli Houston Rockets, che al Toyota Center disintegrano i malcapitati Sacramento Kings e volano ad otto vittorie e sette sconfitte, facendo registrare un record positivo per la prima volta nel corso di questa regular season. I padroni di casa, che ora hanno appena due sconfitte in più  e altrettante partite in meno dei Warriors primi (12-5), si impongono infatti con un netto 132-112, chiudendo il primo tempo sul 71-59 ed archiviando la pratica col parziale di 38-27 maturato nel terzo quarto (109-86).

 

Cinque i giocatori in doppia cifra per Houston, di cui ben tre con oltre 23 punti a referto (Harden, Paul e Capela, ormai in formato Big Three a tutti gli effetti), altrettanti per Sacramento, con il solo Buddy Hield capace di scollinare i 20 punti. I Rockets chiudono col 57% al tiro (46/81) e il 42,5% da dietro l’arco (20/47), mentre i Kings tirano col 45% dal campo (46/102) e col 31% da tre (11/35).

 

SACRAMENTO KINGS

 

DE’AARON FOX: 6,5

Grande avvio di stagione per la point guard classe ‘97, quinta scelta assoluta al Draft 2017: il prodotto di Kentucky si mette in bella mostra anche contro i Rockets, partendo in quarta e chiudendo con 19 punti, un rimbalzo, 3 assist e una palla recuperata col 57% al tiro (8/14) e il 50% da tre (2/4). 

BUDDY HIELD: 7

Miglior realizzatore dei suoi con 23 punti, la guardia bahamense ex New Orleans Pelicans fa registrare anche 7 rimbalzi, 2 assist e una palla recuperata, tirando col 59% dal campo (10/17) e col 50% da dietro l’arco (3/6).

BOGDAN BOGDANOVIC: 6

Buon impatto in uscita dalla panchina per la guardia serba ex Fenerbahce, che mette a referto 14 punti, un rimbalzo, 5 assist e una palla recuperata in appena 19’, tirando bene sia da campo (54,5% con 6/11) che dalla lunga distanza (40% con 2/5).

JUSTIN JACKSON: 6

Anche il classe ‘95 offre un contributo tutto sommato positivo in uscita dalla panchina, facendo registrare 10 punti, 4 rimbalzi e un assist col 43% al tiro (3/7) e il 40% da tre (2/5) in appena 20’ nella sua Houston.

MARVIN BAGLEY: 6,5

Il migliore della second unit dei suoi è indubbiamente il prodotto di Duke, selezionato con la seconda scelta al primo giro dello scorso Draft: 16 punti, 8 rimbalzi, un assist e una stoppata col 70% dal campo (7/10) in 27’. Il suo scarso minutaggio potrebbe portare all’esonero di coach Dave Joerger.

 

HOUSTON ROCKETS

 

CHRIS PAUL: 7,5

Altra grande prestazione per lui, che risulta il secondo miglior marcatore dei suoi dopo Harden, facendo registrare 24 punti, 4 rimbalzi, 9 assist e una palla recuperata con una precisione al tiro degna di un lungo dominante (Capela, per intenderci): 78% dal campo (7/9) e 75% da dietro l’arco (6/8).

JAMES HARDEN: 8

Ennesima prova straordinaria di un Barba sempre più in formato MVP: per lui, infatti, ben 34 punti, 4 rimbalzi, 8 assist e 3 palle recuperate con un più che positivo 59% al tiro (10/17), un buon 40% da tre (4/10) e un impeccabile 100% dalla lunetta (10/10).

ERIC GORDON: 6

Prestazione tutto sommato positiva, con 11 punti, un rimbalzo e 5 assist in 28’ in uscita dalla panchina, macchiata però dalle basse percentuali al tiro: il Sixth Man of the Year del 2017, infatti, chiude con appena il 31% dal campo (4/13) e il 27% dalla lunga distanza (3/11).

GERALD GREEN: 7

Tornato a pieno regime dopo l’infortunio (era entrato nel garbage time nella larga vittoria coi Warriors per ritrovare il ritmo partita), il classe ‘86 si rende autore di 17 punti segnati e un rimbalzo catturato con il 60% dal campo (6/10) e il 62,5% da dietro l’arco (5/8) in appena 13’ in uscita dalla panchina.

CLINT CAPELA: 8

L’aggettivo ideale per descrivere la sua straordinaria serata è uno solo, più adatto di tanti altri: dominante. Il centro svizzero, infatti, mette a referto una doppia doppia da ben 23 punti, 16 rimbalzi, un assist, una palla recuperata e 4 stoppate con un ottimo 79% al tiro (11/14).