Protagonisti di un avvio di stagione ben al di sopra delle aspettative, i Los Angeles Clippers sembrano poter dire la loro ai piani alti della Western Conference, anche e soprattutto grazie a un roster ben strutturato e caratterizzato da estrema profondità. 

Tanti, infatti, i giocatori affidabili a disposizione di coach Doc Rivers, tra cui il Sixth Man of the Year Lou Williams, il ritrovato Danilo Gallinari, le rivelazioni Tobias Harris e Montrezl Harrell e il rookie Shai Gilgeous-Alexander, che contribuiscono a rendere la squadra una delle più intriganti della lega.

Attualmente quarti in classifica ad Ovest con 17 vittorie e 10 sconfitte, i Clippers si apprestano a recitare un ruolo di primo piano nella prossima free agency, in cui avranno tantissimo spazio salariale, tanto da potersi permettere di poter puntare a gran parte dei tanti nomi di livello che contribuiranno a rendere a dir poco infuocata la sessione di mercato estiva.

Tra questi, in particolar modo, a far gola ai losangelini sono Kevin Durant e Kawhi Leonard, con i Clippers che sarebbero addirittura tentati dal firmarli entrambi. Un’ipotesi che stuzzica e non poco il front office dei californiani, ma che al contempo è tutt’altro che semplice da trasformare in realtà, non soltanto a causa della foltissima concorrenza.

Oltre al fatto che entrambi riceveranno sicuramente proposte da gran parte delle trenta squadre della lega, infatti, va considerato che il loro futuro dipenderà anche da come andranno le cose nella stagione attualmente in corso. Discorso che vale anche e soprattutto per Leonard, che la scorsa estate è stato ceduto dai San Antonio Spurs ai Toronto Raptors in cambio di DeMar DeRozan, dopo essere sceso in campo in appena 9 gare lo scorso anno.

Giunto all’ultimo anno del suo contratto, con player option da 21,3 milioni per il 2019-2020, The Claw sembrava tutt’altro che soddisfatto del suo approdo ai Raptors e l’addio a luglio 2019 appariva praticamente scontato fino a pochi mesi fa. Ormai pienamente adattatosi al nuovo contesto, però, Leonard è il principale punto di riferimento della miglior squadra della lega (primo posto a Est con 22-7) e potrebbe dunque decidere di rinnovare coi canadesi.

Per ciò che concerne Durant, invece, la sua volontà di firmare il primo contratto al massimo salariale della sua carriera è ormai chiara, con la player option da 31.5 milioni che verrà quasi certamente declinata. I Golden State Warriors non hanno lo spazio salariale per rinnovare l’ex OKC, Klay Thompson e DeMarcus Cousins, ma potrebbero rinunciare a questi ultimi due o cercare di rinnovare il secondo a cifre più contenute per offrire a Durant il contratto che desidera.

Ancora, nella decisione dei due All-Star peseranno e non poco i risultati finali delle rispettive squadre, tra le principali candidate alla vittoria del titolo. Qualora i Warriors dovessero centrare il three-peat, con annesso terzo MVP delle Finals consecutivo per Durant – che attualmente sta viaggiando a medie di 28.9 punti, 7.7 rimbalzi, 6 assist e 1.2 palle recuperate col 51% dal campo e il 35% da dietro l’arco – quest’ultimo potrebbe anche decidere di lasciare la Baia a prescindere dal discorso economico.

Nel caso di Leonard (medie di 26.1 punti, 8.3 rimbalzi, 3 assist e 1.9 palle recuperate col 49% al tiro e il 38% da tre in 22 presenze), invece, un approdo alle Finals potrebbe bastare per convincerlo a rinnovare con i Raptors e provare a spingersi oltre, magari giocandosela per la vittoria del titolo.

In ogni caso, i due – tra i migliori two way players della lega – potranno decidere autonomamente la destinazione migliore per il proprio futuro e parlare con qualsiasi squadra. Ecco perché i Clippers – che a fine anno perderanno i contratti di Harris (14.8 milioni), Gortat (13.5), Marjanovic (7), Teodosic (6.3), Beverley (5), Mbah a Moute (4.3) e Mike Scott (4.3) – sperano fortemente di poterli convincere.